In posizione eccezionale sulla penisola di Balaruc, sulla costa mediterranea francese, troviamo le nuove strutture del centro di acque termali e spa di Balaruc-les-Bains. Un progetto che unisce in un unico luogo tutti i servizi e le funzioni necessarie per la gestione qualitativa dei clienti della spa, dove gli studi di architettura DHA (Lyon) e AMG di Montpellier si sono affidati ai materiali di PORCELANOSA Grupo.
Il design dell’edificio richiama lo scafo di una grande nave ancorato sulle rive della laguna di Thau, come omaggio all’elemento naturale che ha dato origine al progetto, che allude sia all’ambiente marino della zona sia allo scopo del progetto basato sulle sorgenti termali. Con 16.800 metri quadrati di superficie, gli impianti sono suddivisi su sei livelli che ospitano all’interno circa 350 cabine per i trattamenti, cinque piscine e uno spazio per la salute, tra le altre strutture.
I piani inferiori sono arricchiti da grandi finestre che permettono il passaggio della luce naturale all’interno dell’edificio, apportando leggerezza all’insieme, come se galleggiasse; mentre nella zona superiore, la parte esterna dell’edificio è stata rivestita quasi interamente con il sistema di facciata ventilata di Butech, un’opzione che contribuisce all’efficienza energetica delle strutture, riducendo in modo significativo il costo energetico necessario per la sua climatizzazione.
I 2.100 metri quadrati del sistema di facciata ventilata sono stati rivestiti con il gres porcellanato tecnico Pure White di Urbatek, ottenendo un effetto di continuità utilizzando pezzi di grandi dimensioni. Inoltre, questo design, che integra finestre e giochi di sporgenze in cui si succedono linee curve e oblique, conferisce alla costruzione l’aspetto di una nave passeggeri.
Dalle terrazze, protette da teloni che simulano candele, al quinto piano dell’edificio, si può godere di una vista spettacolare sulla laguna di Thau. Una splendida cornice per il più grande centro termale in Francia da cui passano ogni anno 46.000 utenti e le cui acque si utilizzano dall’epoca gallo-romana a scopi terapeutici.