giugno 1, 2020 | Updated: 20 agosto 2020

Attualità

PORCELANOSA Grupo riduce il consumo di energia con Eco Conscious

La multinazionale ha implementato alcune misure sostenibili per razionalizzare l’uso delle risorse naturali e promuovere il risparmio energetico negli uffici e nei centri logistici.

PORCELANOSA Grupo rafforza il suo impegno per l’ambiente con Eco Conscious, un programma di sostenibilità che promuove il consumo responsabile e il risparmio energetico con una produzione equa ed ecoefficiente. Questa iniziativa promuove la Transizione Ecologica con un pacchetto di azioni concrete mirate a limitare l’impatto ambientale attraverso prodotti e abitudini sociali che promuovono l’ecologizzazione dell’economia e del lavoro. Uno scenario già contemplato dai suoi 1000 negozi e dai suoi impianti centrali, dove sono stati implementati dei sistemi per l’ottimizzazione delle risorse naturali, il riciclaggio e la mobilità sostenibile.

Impianti di cogenerazione e luci a LED

Una delle prime misure adottate da PORCELANOSA Grupo per iniziare questa conversione industriale ecologica è stata quella di sostituire l’illuminazione tradizionale dei suoi siti con la tecnologia a LED a basso consumo. Inoltre, il suo tetto consente alla luce naturale di filtrare attraverso i capannoni di produzione e il centro logistico senza bisogno di ricorrere all’illuminazione artificiale.

Nei forni di Porcelanosa è stata introdotta la tecnologia MDR per reindirizzare l’aria calda dall’area degli scambiatori e ridurre il consumo di gas; in Gamadecor, invece, vengono programmati gli avviamenti e gli arresti della produzione in modo da ottimizzare le risorse.

L’azienda ha anche costruito un nuovo impianto di rivestimento nella sua sede principale, dove sono stati incorporati motori ad alta efficienza, essiccatoi che autoregolano il consumo e sistemi di cogenerazione.

Venis è un’altra delle aziende che ha optato per l’autosufficienza energetica (fino al 30% dell’energia generata con mezzi propri) e per l’illuminazione a basso consumo (oltre il 90% sono lampadine a LED).  L’azienda ha inserito del materiale traslucido al suo interno per sfruttare la luce solare.

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Inoltre, questa compagnia e L’Antic Colonial hanno rinnovato i loro parchi veicoli, sostituendo i mezzi diesel con auto elettriche, il che rappresenta un risparmio del 40% rispetto alle auto a benzina e una maggiore riduzione dell’impronta di carbonio.

Ridurre il consumo energetico fino al 25%

Anche Butech ha aderito a questo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile; le sue facciate ventilate riducono il consumo energetico degli edifici fino al 25% e migliorano il comportamento termico della facciata, limitando a loro volta l’impatto dei raggi solari sull’involucro (fino all’80% in meno). Attraverso questo tipo di rivestimenti, gli edifici possono ottenere le certificazioni LEED e BREEAM e migliorare l’abitabilità e le condizioni di sostenibilità di ogni impianto.

Questa consapevolezza ecologica viene anche trasferita al suo business center. Lì è stata scelta l’energia geotermica per sfruttare il calore del sottosuolo, fornendo i mezzi necessari per l’adeguata climatizzazione dell’azienda. Ciò comporta a sua volta un risparmio energetico fino al 50% rispetto ai sistemi tradizionali e riduce le emissioni di CO2.

Energia solare e domotica

Per promuovere un ambiente più pulito e rispettoso della natura, Krion ha scelto di posizionare dei pannelli solari nelle sue aree di lavoro per ridurre il consumo annuale di un 26% e le sue emissioni di CO2 a 70 tonnellate all’anno. Un fatto che conferma la certificazione internazionale ISO 50001, che autentica l’uso responsabile dell’energia consumata.

Da parte sua, Noken ha aumentato i suoi investimenti nell’automazione domestica e con essi ha accelerato quella rivoluzione ecologica in cui si era immersa da tempo. Automatizzando l’illuminazione a LED e i macchinari di climatizzazione, le luci dei suoi uffici e dipartimenti si accendono quando rilevano qualsiasi movimento e si spengono automaticamente alla fine della giornata lavorativa.

Riutilizzare le acque industriali e gli imballaggi

Urbatek ha ampliato il suo Patto per l’Ambiente con l’implementazione del SGICMA (Sistema di gestione integrato della qualità e dell’ambiente) in conformità con gli standard ISO 9001: 2015 e ISO 14001: 2015.Per garantire la corretta messa in pratica del regolamento, il dipartimento di qualità e ambiente valuta periodicamente l’impatto di ciascuna attività.

L’azienda ha inoltre cercato alternative più sostenibili per quanto riguarda i fornitori con cui lavora, che dovranno ora rispondere alla certificazione ISO 14000.  Tra le nuove soluzioni proposte va segnalato: il riutilizzo dell’acqua industriale, il riciclaggio degli imballaggi o l’uso degli impianti di produzione e degli essiccatoi.

Urbatek ha ottimizzato le risorse di ogni area con apparecchiature a LED e ha riutilizzato l’energia cinetica per migliorare la qualità ambientale.

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