febbraio 18, 2019 | Updated: ottobre 30, 2019

Attualità

Andrés Jaque, nuovo membro della giuria dei XII Premi PORCELANOSA Grupo

La sua difesa “dell’architettura politica” lo ha spinto a creare l’Ufficio per l’Innovazione Politica nel 2003, un’istituzione che esplora il ruolo di quest’arte nella realizzazione delle società.

Nel 2016 ha vinto il Premio Friederick Kiesler di Architettura e Arte per la sua combinazione estetica e la teoria delle arti correlate.

Il suo progetto di mobilitazione architettonica COSMO è stato esposto al MoMA di New York dopo aver vinto lo Young Architects Program e con esso è stato possibile purificare 11.300 litri di acqua contaminata e trasformarla in acqua potabile in 10 giorni.

Andrés Jaque (Madrid, 1971) intende l’architettura come quella res politica che influenza l’identità collettiva e la costruzione delle città. Le sue opere, lontane dai luoghi comuni e da quanto stabilito dalle regole, cercano risposte alle grandi domande dell’umanità.

Per lui e per i membri che compongono l’Ufficio per la Politica Innovativa – l’entità che lui stesso ha creato nel 2003 per cercare nuove soluzioni costruttive legate alla nuova storia collettiva – l’architettura è concepita come una disciplina antropologica. Una visione protagonista dei XII Premi di PORCELANOSA Grupo, poiché sarà nuovo membro della giuria.

Con “l’architettura è la società rappresentata” come motto, la visione umanistica che Jaque ha della professione gli ha permesso di consolidarsi come punto di riferimento del pensiero critico architettonico. Corrente artistica che, secondo lui, deve partecipare attivamente alla vita e ai diritti delle persone. Un’idea da lui difesa al MoMA di New York attraverso Ikea Disobedients, un’iniziativa che analizzava le abitudini quotidiane dei cittadini per mostrare quella relazione che la società instaura con l’architettura.

Questo impegno inizia presso la Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Madrid (ETSAM), dove si laurea come architetto nel 1988. Nello stesso anno riceve la Tessenow Stipendiat de la Alfred Toepfer Stiftung FVS, un premio che gli consente di trasferirsi a Berlino e a Dresda per affinare la sua visione e il suo percorso.

Precursore “dell’architettura politica”

Le ricerche sulle carenze e sulle necessità delle nuove città lo spingono a fondare il suo studio nel 2000. Con Andrés Jaque Arquitectos, propone un nuovo modo di intendere e concepire l’architettura con l’uomo come sua origine e fine. Questo studio filosofico dell’essere umano lo ha portato a creare l’Ufficio per la Politica Innovativa nel 2003, uno spazio di riflessione artistica, culturale e politica in cui riscrivere i trattati dell’architettura contemporanea.

Impegnato verso la sostenibilità e l’equilibrio del pianeta, con le sue opere cerca di risolvere i problemi attuali di cittadinanza attraverso un nuovo ordine urbano. È questo il punto di partenza di COSMOS, una “leva di mobilitazione architettonica”, come lui stesso ha definito in quell’occasione che delineava le misure politiche portate avanti dall’allora sindaco di New York, Michael Bloomberg, sulle acque reflue. Per eliminare la privatizzazione dell’acqua e delle abitazioni, Jaque ha creato questo impianto di depurazione che potrebbe convertire 11.300 litri di acqua contaminata in acqua potabile in 10 giorni. Un sistema per “architetturizzare l’infrastruttura idrica nella città di New York” che proponeva un sistema pubblico per il trattamento delle acque.

Iniziativa che ha esposto al MoMA dopo aver vinto lo Young Architects Program al MoMa PS1 di New York.

Porcelanosa Andres Jaque jurado 4

Per Jaque, le città devono essere spazi di accoglienza. I cittadini devono fare un uso moderato dei beni materiali ed energetici a loro disposizione, e gli edifici e le aree devono adattarsi all’ambiente naturale di cui fanno parte. Premessa con cui si sono sviluppate le Casas Tupper, una risposta architettonica all’urbanistica ufficiale in cui le abitazioni sono strutturate in base al livello tecnologico e all’ottimizzazione dello spazio.

Premi e riconoscimenti

Le idee e i progetti dell’architetto hanno ottenuto numerosi premi. Nel 2014 la sua proposta Sales Oddity. Milano 2 and the Politics of Direct-to-home TV Urbanism ha vinto il Leone d’Argento al Miglior Progetto e Ricerca alla 14ª Biennale di Architettura di Venezia. Ha anche ricevuto il 10º premio Frederick Kiesler, l’Alfred Toepfer Stiftung’s Tessenow Stipendiat, il premio Dionisio Hernández Gil e il premio Architectural Record’s Designers of the Year.

Alla sua carriera di professionista e pensatore bisogna aggiungere quella di docente. Nel suo curriculum accademico risalta l’esperienza come professore presso la SOA Princeton University (New Jersey), l’ETSAM (UPM, Madrid) l’Università di Alicante (UA), l’Accademia di Arti e Design Bezle di Gerusalemme o la Scuola di Architettura dell’Università di Princeton, come docente invitato. È stato anche docente presso università come il MIT di Boston, l’Harvard GSD, l’Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo, il Politecnico di Milano, il Centre International pour la Ville di Parigi, il Centro per l’Architecture et le Paysage di Bruxelles, la Sociedad Central de Arquitectos di Buenos Aires, il Museo Nazionale di Bogotá, il Berlage Institut di Rotterdam o il Museo Nazionale di Bogotá.

Il lavoro di Jaque è stato esposto al MoMA, al Museo di Arti Applicate di Vienna, a La Cité de l’Architecture et du Patrimoine (Parigi), al Museo d’Arte di Tel Aviv, alla Triennale di Architettura di Lisbona, alla Biennale di Architettura di Chicago o al Museo di Design di Londra.

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