Il prestigioso architetto spagnolo dirige il suo studio di architettura AZPML a Londra ed esercita anche come docente nella Scuola di Architettura dell’Università di Princeton.
Difensore dell’architettura funzionale e della riurbanizzazione delle città, tra le sue principali opere bisogna evidenziare il Terminal Internacional de Pasajeros di Yokohama o la nuova stazione di Birmingham.
I XII Premi PORCELANOSA Grupo di Architettura e Interior Design introducono un nuovo membro all’interno della giuria: Alejandro Zaera-Polo.
Dopo aver conseguito i suoi studi nella Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Madrid, Alejandro Zaera (Madrid, 1963) si trasferisce a Cambridge (Massachusetts, US) per studiare un Master in Architettura nella Graduate School of Design. Un’esperienza accademica che gli permette di migliorare la sua visione architettonica e di conoscere le nuove correnti estetiche che cominciavano a diffondersi.
Attento alla realtà del momento e con il futuro non ancora ben chiaro, fin da subito ha cominciato a collaborare con Office for Metropolitan Architecture (OMA), grazie al quale riesce ad avere una certa autonomia professionale e con essa affina il suo istinto architettonico. Un bagaglio che gli sarà particolarmente utile nel 1992, quando fonda il suo proprio studio di architettura, Foreign Office Architects (FOA), insieme all’architetto britannico Farshid Moussavi.
Architettura funzionale per un nuovo ordine urbano
Insieme a questi due studi sviluppa vari progetti che lo portano ad un riconoscimento internazionale. È il caso del gigantesco Terminal Internacional de Pasajeros di Yokohoma (Giappone), in cui, nei suoi 48.000 m2 di estensione, si osservano le nuove forme architettoniche per gli stabilimenti di trasporto marittimo. In questa stazione portuale si percepiscono alcune delle linee guida dell’opera di Zaera: Responsabilità costruttiva, equilibrio e dialogo con l’ambiente naturale e urbano.
Edificato tra il 2000 e il 2002, questo molo ondulato si immette direttamente nel mare ed elimina le linee di separazione tipiche di questo genere di costruzioni. Una metodologia che lo ha portato a vincere il concorso di idee tra tutti i 660 partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Difensore dell’architettura funzionale, dell’edificio come oggetto e dei cambiamenti urbani (intesi come una fonte di energia per costruire nuove strutture), Zaera ha continuato a depurare il suo linguaggio architettonico con lo studio AZPML, il suo nuovo progetto di architettura. Creato nel 2011 insieme alla sua socia, Maider LLaguno, la squadra è riuscita ad espandere le sue sedi di Londra, New York, Lugano e Madrid. Durante questa tappa l’architetto ha lavorato con la nuova stazione di Birmingham, vincitrice del primo premio nel 2008, il Palazzo del Cinema a Locarno (Svizzers), il Museo di Vienna o la Fondación Cerezales Antonio y Cinia di Leon.
Tra modelli e aule
Impegnato con l’educazione e l’investigazione nelle sue aule, il ruolo di Zaera come docente risale alla Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Madrid. Da lì si trasferisce alla Architectural Association School of Architecture di Londra, per trasmettere successivamente le sue conoscenze nelle Università di Columbia, Princeton, Yale e della California. Il suo curriculum accademico contempla anche il ruolo di Rettore nell’Istituto Berlage di Amsterdam. Modelli per un’educazione solida e libera.